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Lo scavo archeologico sul coro segnala un primo reperto al 1885: per l’allestimento dell’opera di Donizetti "La figlia del reggimento" al Teatro Dagna di Acqui Terme (a novembre, il tempo della fiera di S. Caterina), "La Gazzetta d’Acqui" non trascura di mettere in rilievo il valore di un coro di dilettanti acquesi.
Negli anni Trenta e Quaranta una nuova corale acquese: quella di Pinin u’ sôp, (al secolo Giuseppe Ivaldi, professione calzolaio, 1879-1953 portatore di un lieve handicap che lo faceva zoppicare: da qui il soprannome ‘u sôp) capace di cogliere successi di prestigio, tra cui un primo premio in concorso (ma l’anno resta imprecisato) a Genova. I coristi - circa 25 tra uomini e donne - si esibiscono in costume latino, tutti togati, nell’ Inno a Roma.
Indiscusso protagonista il direttore Pinin che dopo aver scritto nel 1925 due odi alla polenta era passato alla direzione del coro.
Una vecchia foto lo ritrae, unico nell’abito scuro, al momento, presumibilmente, della premiazione.
In una sera imprecisata dell’agosto 1937 ad Acqui, in Piazza Vittorio, un concerto all’aperto.
Il programma comprende Il Torero, La Violetera, I Figli della Strada, Argentina, I Floricoltori, Acqui Termale e Acqui Favella (la prima del Blesi, musicata da Pinin; la seconda di Franco Cazzulini) per terminare con i Cavajer d’la Taverna di Costantino Becchino, detto Carâssa (1864- 1947) con note dell’Ivaldi.
Così lo ricordava il prof. Egidio Colla, sul numero de “L’Ancora“ del primo agosto 1965.
“ Egli, figura bassotta e tondeggiante, con il suo caratteristico muoversi aveva una sua armonia, resa più musicale dal suo claudicare.… Aveva un gran da fare: raccomandazioni a destra, incoraggiamenti a sinistra, sollecitazioni al centro, battute umoristiche alla buona per tutti. Poi, dopo un attimo di silenzio, l’avvio dell’esecuzione dei suoi canti, tra cui ricordiamo El Busie e La Spusa.
Nel 1965 la corale prende il nome "La Bujent e i Sgajentâ" (la Bollente e gli scottati, in omaggio alla fonte termale a 75 C°, che sgorga nel centro della città), ed è formata solo da voci virili.
Nel 1972 vengono inserite anche le voci femminili e la corale diventa un coro misto.
Nel 1981, con regolare statuto, diventa “Associazione Corale Città di Acqui Terme”.
Per molto tempo la Corale ha rappresentato l’ultimo baluardo della cultura popolare e dialettale attraverso il repertorio di canti legati ai vari Giuseppe Ivaldi detto “ Pinin u sôp “ Costantino Becchino detto “Carâssa “ “ Casalin “, ed altri importanti poeti e musicisti locali e ancora oggi mantiene viva la tradizione canora di Acqui Terme.
Pur conservando il patrimonio tradizionale, il coro, nel corso del tempo, ha ampliato notevolmente il proprio repertorio con canti della Resistenza, brani classici e religiosi, minuetti, gavotte, musica medievale, leggera e spiritual.
L’esigenza del cantare insieme nasce spontanea in membri di una associazione così finalizzata, con lo scopo di favorire la diffusione e l'avvicinamento al canto corale ed alla musica in genere.
Con questi intenti sono nati:
- CORISETTEMBRE, rassegna di cori italiani e stranieri;
- PREMIO «LA BOLLENTE», a persona distintasi nell’opera svolta a favore del canto corale;
- PREMIO «ACQUI TERME - ROBERTO GOITRE»: concorso nazionale di giornalismo e informazione sulla coralità italiana;
- SCUOLA DI MUSICA G.BOTTINO strumentale e vocale;
- Corsi di Direzione d'orchestra e Direzione di coro
- SALOTTI CULTURALI
- SEMINARI E CONVEGNI SULLA MUSICOTERAPIA
- Coro VOCI BIANCHE;
- DIDATTICA «CARL ORFF» seminario di didattica musicale;
- ACQUI IN JAZZ, corso di improvvisazione / interpretazione e concerti;
- EDITORIALE di informazione culturale-musicale sulle iniziative della Corale, con spazio alle attività di Associazioni o Cori che ne fanno richiesta.
Attualmente è diretta dall'acquese Annamaria Gheltrito e l’organico è formato da circa trenta elementi tra uomini e donne.
Ha registrato la sigla per una trasmissione in sei puntate su RAI2
Ha partecipato a programmi della Radio Nazionale ed emittenti private nonché alle manifestazioni “Cefalonia, Isola della pace” sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.
E’ stata invitata a partecipare a numerose rassegne in Cecoslovacchia, Olanda, Spagna, Grecia, Francia, Repubblica Ceca, Svizzera, Polonia, Ungheria, Svezia, Slovenia e Belgio.